“Ho i nervi accavallati”
Questa mattina mi ha chiamato un’amica e mi ha chiesto di vedere il figlio nel pomeriggio perché da un paio di giorni ha il collo bloccato e si sente i “ nervi accavallati”. Ho sorriso, per fortuna anche quando si parla di dolori c’è spazio per trovare divertenti alcune espressioni. Se avete già letto il mio precedente scritto “Ho la cervicale” (se non l’avete fatto lo trovate QUI) sapete anche che non sono una fisioterapista sadica ma che alcune espressioni, comuni tra la gente, fanno sorridere gli addetti ai lavori.
Allora facciamo un po’ di chiarezza.
Definiamo sistema – convenzionalmente – un insieme di organi con lo stesso tipo di tessuto che svolgono la stessa funzione. Ad esempio il sistema circolatorio, il sistema nervoso, il sistema muscolare.
Definiamo invece apparato quell’insieme di organi che, pur svolgendo compiti simili, sono formati da tessuti diversi. Ad esempio l’apparato cardio-circolatorio, l’apparato digerente o appunto l’apparato locomotorio o muscolo scheletrico.
L’apparato locomotorio
L’appartato locomotorio o locomotore (il sistema attraverso il quale ci muoviamo) è composto da alcuni elementi essenziali: le ossa, i muscoli, i nervi.
Le ossa sono la struttura di sostegno e collegamento tra una parte anatomica e l’altra, i muscoli sono gli elastici attraverso il quale si esprime il movimento, i nervi sono il sistema di collegamento tra il motore centrale (il cervello) e gli elastici. Queste strutture sono solo “nominalmente” separate tra loro perché, come avete già potuto approfondire nell’articolo sulla fascia della nostra esperta osteopata, sono poi funzionalmente e anatomicamente strettamente collegate da un tessuto che le protegge, le nutre e le sostiene: la fascia appunto.
Per facilità di spiegazione oggi le considereremo separatamente.
Ogni struttura del corpo è, di base, definita tessuto perché composta da cellule specifiche che nascono e si sviluppano per svolgere una determinata funzione e non un’altra. Per capire meglio pensiamo proprio ai nostri abiti, a seconda della funzione che hanno viene utilizzato un determinato tessuto: c’è la lana, il cotone, la seta, i tessuti tecnici e via dicendo.
Ogni tessuto viene utilizzato per scopi ben precisi, pensate ad un costume da mare di lana o ad un tappeto del bagno di seta, bello ma certamente poco pratico e funzionale. Esatto vorrei proprio che vi concentrasse sulla funzionalità e sull’utilizzo perché è così che funziona il corpo.
Quello che sto per spiegarvi è una grande semplificazione dell’anatomia e della fisiologia umana e non me ne vogliano gli esperti se per amor di semplificazione ci sarà qualche imprecisione.
Nel nostro corpo abbiamo 206 ossa circa collegate tra loro dalle articolazioni a formare lo scheletro. Il tessuto osseo è formato da cellule specifiche chiamate osteoni (o osteociti) che hanno come caratteristica principale quella di attirare il calcio e gli altri elementi minerali per costituire un tessuto compatto e resistente che funga da sostegno e protezione. Esistono sostanzialmente due tipi di osso. Quello compatto, un tessuto omogeneo e uniforme che rende le nostre ossa resistenti, e poi il tessuto osseo spugnoso che invece ha le cellule disposte in una struttura ordinata ma più disomogenea che lo fa appunto assomigliate ad una spugna.
Possiamo in maniera ragionevole ipotizzare che se il nostro scheletro fosse composto da solo osso compatto avremmo sì una ossatura molto resistente ma anche molto pesante e poco facile da muovere, d’altro canto se fossimo composti da solo osso spugnoso saremmo molto leggeri e flessibili ma forse fragili e delicati. Quindi poiché in medio stat virtus (come dicevano i latini “la virtù migliore è l’equilibrio”) ogni nostro singolo osso non è composto esclusivamente da uno o dall’altro tipo di tessuto ma da una diversa percentuale dell’uno o dell’altro a seconda del suo ruolo. Principalmente troveremo osso compatto sulla superficie più esterna e osso spugnoso all’interno.
Non tralasciamo il fatto che l’osso spugnoso ha anche funzione ematopoietica. Questo parolone indica che una delle funzioni dell’osso è quella di ospitare cellule che hanno la funzione di generare la parte corpus colata del sangue, in particolare i globuli rossi e le piastrine. Vi sarà capitato di sentire che alcune persone necessitano di fare un prelievo o una donazione di midollo, perché hanno problemi come leucemie o simili, ecco in quel caso si sceglie un osso a maggioranza spugnoso come l’osso iliaco o lo sterno, per fare un piccolo prelievo di tessuto di osso spugnoso e analizzare questa capacità ematopoietica.
Per muoverci abbiamo poi bisogno di tiranti che, collegandosi tra un osso e l’altro possano poi permettere al corpo di muoversi. Questi tiranti sono i muscoli. Il tessuto muscolare ha come capacità fondamentale quella di essere contrattile. Cosa significa? Significa che ogni muscolo è formato da un insieme di piccoli filamenti che hanno la capacità di accorciarsi e allungarsi che, se analizzati al microscopio, assomigliano a piccoli ingranaggi che si incastrano alla perfezione quando il muscolo lavora e tornano alla loro posizione iniziale quando sono rilassati. Analizzando più profondamente la struttura del muscolo vedremo che solo la parte centrale è composta da fibre contrattili, le sue estremità infatti sono costituite da un tessuto fibroso parzialmente elastico, che non ha capacità di contrarsi, costituita dal tendine. I tendini infatti sono la parte attraverso cui i muscoli si “attaccano alle ossa” per permettere al muscolo di muovere quel segmento osseo.
A volte, per svariate ragioni, può capitare che alcune di queste fibre muscolari non tornino in posizione di rilassamento ma restino continuamente attive o contratte. Ecco il nostro nervo accavallato! In quei casi avvertiamo un dolore pungente e costante in corrispondenza delle le fibre del muscolo che non sono tornate a posto, avvertiamo la sensazione che ci sia qualcosa fuori dalla sua sede. La zona dolorante sembra gonfia o con appunto un tessuto intrecciato come, appunto se fosse accavallato. Anche toccandola sembra che ci sia una corda.
Ebbene si tratta proprio di una contrattura muscolare o comunque di un comportamento anomalo del muscolo, più spesso di una sua piccola porzione, che si è contratto durante un movimento e poi non si è più rilassato. A volte capita dopo uno sforzo intenso improvviso oppure dopo un’attività, anche non troppo intensa, ma prolungata nel tempo. Questo è un fenomeno temporaneo e facilmente risolvibile attraverso un trattamento da un buon esperto del settore come un fisioterapista, un massaggiatore professionista e via dicendo. Attraverso un breve massaggio e alcuni esercizi di allungamento e distensione muscolare si possono ottenere buoni risultati.
In tutto questo i nervi che ruolo hanno?
I nervi sono la parte periferica del nostro sistema nervoso. Sono dei canali costituiti dalle code dei neuroni (le cellule del sistema nervoso) che hanno la funzione importantissima di trasportare le sensazioni dalla parte esterna del corpo al cervello che li elabora e li trasforma in impulsi motori che, sempre attraverso i nervi, partono dal cervello e arrivano ai muscoli.
Facciamo un esempio per capirci. Avete davanti a voi un foglio e una penna e volete scrivere qualcosa. Gli occhi mandano al cervello l’immagine del foglio e della penna, il cervello (come un computer) elabora l’informazione e manda alla mano il comando di prendere la penna e scrivere. Tutte le informazioni passano attraverso i nervi. Immaginate il sistema di illuminazione della vostra casa: esso è costituito dalla lampadina, dall’interruttore e dai fili elettrici che collegano la lampadina all’interruttore. Quando voglio accendere la luce metto l’interruttore su on e, passando la corrente attraverso i fili, la lampadina si accende, viceversa quando voglio spegnerla. Avete mai guardato un filo elettrico da vicino? Esso è costituito da una parte esterna isolante che contiene dei filamenti di rame, molto sottili e delicati attraverso i quali passa la corrente. Il sistema elettrico delle nostre case è generalmente ben protetto in modo che dall’esterno non si possa danneggiare. Questo avviene anche nel corpo. I nervi sono avvolti in una guaina fasciale che li tiene ben protetti e, generalmente si trovano a contatto con le strutture più profonde del nostro corpo in modo che non possano essere facilmente danneggiabili, figuriamoci se possono accavallarsi.
Quindi la prossima volta che “avete i nervi accavallati” o sentite qualcuno che usa questa espressione provate a pensare al vostro impianto elettrico che improvvisamente si ingarbuglia dentro ai muri della vostra casa e vedrete che sorriderete anche voi.
Un abbraccio.