Buon giorno a tutti: mi chiamo Mara e sono una fisioterapista, insegnante di yoga per adulti e bambini. Grazie a Michela di Vivoyoga avremo la possibilità di utilizzare questo spazio per informarci e confrontarci su alcuni temi riguardanti la nostra salute psicofisica.
Frequento palestre e istituti di riabilitazione ormai da parecchi anni (mi sono diplomata del lontano 1995) e una delle espressioni che mi sono sentita ripetere più spesso è: “guardi che io ho la cervicale!” oppure “guardi che ho la lombare” oppure “mio figlio soffre di cifosi, mia madre ha la lordosi”… Poche cose come queste espressioni mi fanno sorridere perché la mia risposta è sempre: “meno male che ce l’ha!”.
Ora voi starete pensando che sono una squilibrata; voi mi dite che avete un problema e io vi rispondo che è una benedizione?
Vi svelo un segreto: avere la cervicale, la lombare, la lordosi o la cifosi è FISIOLOGICO cioè normale, quello che invece non è buono sono i dolori, fastidi o alterazioni della colonna cervicale.
Facciamo un passo in dietro cercando di capire cosa si intende quando parliamo di “cervicale” (e quindi anche degli altri termini citati sopra).
Le maggior parte delle persone che non ha fatto studi specifici del settore medico sportivo, quando parla di cervicale si riferisce ad essa come se parlasse di una malattia, ad esempio ho il raffreddore, ho mal di pancia, ho la cervicale. Le persone che hanno fatto studi specifici come il medico, il fisioterapista, l’osteopata, l’estetista, l’istruttore di ginnastica o di yoga, quando parlano di cervicale (o quando ne sentono parlare) pensano ad una parte della nostra colonna, ossia il tratto cervicale della colonna vertebrale oppure, nel caso di lordosi e cifosi, di curve fisiologiche della colonna stessa.
Mi spiego meglio: possiamo immaginare, semplificando al massimo, che il nostro corpo sia formato da strutture fisiche di diverse consistenze. Abbiamo strutture dense come le ossa, strutture più morbide come i muscoli e gli organi e strutture più liquide come il sangue e la linfa. Il tutto organizzato in sistemi e apparati. A tutto questo dobbiamo aggiungere che, in medicina, tutto ciò che appartiene alla normale costituzione e al normale funzionamento del corpo si definisce fisiologico. Ad esempio tutte le persone che nascono sane hanno caratteristiche comuni (uguali ma con delle piccole varianti che fanno di noi esseri esclusivi). Tutti abbiamo una testa, un busto, due braccia , due mani, due gambe e via dicendo. Lo stesso vale per le ossa, gli organi e tutti gli altri apparati.
Per tornare a noi, tutti abbiamo una colonna vertebrale.
Ma cos’è la colonna vertebrale? A cosa serve?
La colonna vertebrale è il principale sostegno del corpo degli esseri vertebrati.
Si perché il mondo si divide in animali vertebrati e invertebrati. Vertebrati cioè provvisti di vertebre, di colonna vertebrale e che sono in grado, generalmente, di spostarsi autonomamente nello spazio (tutti gli animali e l’uomo). Invertebrati cioè sprovvisti di tale colonna come gli organismi unicellulari (ad esempio i batteri, alcuni parassiti) che, nella maggior parte dei casi, hanno bisogno di un ospite o di un veicolo per spostarsi e sopravvivere. Non è insolito sentir dire ad una persona “ sei un invertebrato, sei uno smidollato” quando lo si vuole definire senza sostegno, senza volontà di muoversi e di affrontare la vita.
La colonna vertebrale ha una funzione di sostegno, protezione, movimento ed è situata nella parte posteriore del nostro corpo, la schiena. Sostegno perché è lei responsabile della nostra capacità di mantenere il busto (la schiena diritta) e di farci stare seduti, grazie alla sua forma. Le vertebre sono infatti impilate una sopra l’altra a formare una colonna. Inoltre le vertebre del tratto dorsale hanno una articolazione con coste a sostegno della gabbia toracica.
Protezione prima di tutto perché nella zona toracica , sostenendo le coste, aiuta a proteggere organi vitali quali il cuore e i polmoni, secondariamente perché le vertebre, nella parte posteriore, si chiudono a formare un canale chiamato canale midollare, nel quale scorre il midollo spinale fondamentale per la comunicazione tra il cervello e la periferia del nostro corpo.
Infine la colonna ha una funzione di movimento perché attraverso di essa possiamo mettere in comunicazione gli arti superiori e gli arti inferiori tra loro e muoverci nello spazio.
La colonna vertebrale prende questo nome dalle ossa che la compongono: le vertebre. La colonna vertebrale umana è costituita da 33/34 vertebre (7 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4-5 coccigee) intervallate da una parte più elastica e cartilaginea detta disco intervetebrale.
Le vertebre sacrali e coccigee formano l’osso sacro, che è posizionato, come una chiave di volta, tra le ossa del bacino. In questo articolo tralasceremo volutamente questo tratto della colonna per occuparcene in maniera specifica e ci occuperemo quindi essenzialmente delle vertebre cervicali, dorsali e lombari.
Non andremo in dettagli troppo tecnici sulla descrizione della forma delle vertebre, ma è necessario sapere alcune cose. Le vertebre non sono tutte uguali e si differenziano, lungo la colonna, in base alla loro funzione, cioè in base al ruolo che devono svolgere. Le vertebre cervicali hanno una funzione di protezione e di movimento e quindi sono più piccole ma con una parte posteriore molto sviluppata per proteggere meglio il midollo spinale. Le vertebre lombari hanno funzione di sostegno e quindi sono più grandi con una capacità ridotta di movimento (attenzione ridotta rispetto a quelle cervicali ma non piccola o assente)
Le vertebre dorsali svolgono tutte e tre le funzioni ma in misura diversa dall’alto verso il basso per cui: le vertebre dorsali superiori, che hanno maggiormente funzione di protezione e movimento, assomigliano a quelle cervicali mentre quelle inferiori, che hanno maggior funzione di sostegno e movimento, assomigliano alle vertebre lombari.
Affrontiamo ora un altro elemento fondamentale della colonna: il disco intervertebrale. Se la funzione di protezione, viene garantita dalla forma della parte ossea le funzioni di sostegno e movimento sono garantite dalla presenza di questo cuscinetto cartilagineo che permette alla colonna di muoversi e assorbire gli urti generati dal movimento o dal carico.
Cosa significa? Significa che questa struttura, costituita da una parte esterna cartilaginea (come la punta del naso e la parte superiore delle orecchie per intenderci) chiamata anulus fibroso e da una parte interna gelatinosa ( proprio come il gel per i capelli ) chiamata nucleo polposo è responsabile della capacità della nostra colonna di compiere piegamenti in avanti, indietro, in laterale e di torsione a destra e a sinistra. Trasforma la nostra colonna da un bastone rigido e statico, quale sarebbe se fosse composta solo dalle vertebre, in un sistema elastico e flessibile e dinamico quasi come una molla.
Questo avviene grazie alle capacità elastiche del disco ma anche grazie alla forma della colonna vertebrale.
Infatti osservando la colonna su un piano frontale (da davanti o da dietro) la colonna è fisiologicamente diritta, troviamo infatti una alternanza di vertebre e dischi, più piccoli verso l’alto e più larghi verso il basso posizionati l’uno sull’altro come in una torre fatta di mattoncini. Se , invece, osserviamo la colonna su un piano sagittale (di fianco) vediamo che la colonna presenta delle curve.
Queste curve sono chiamate lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombare e cifosi sacrale.
La lordosi cervicale e la lordosi lombare sono curve con concavità posteriore mentre la cifosi dorsale e la cifosi sacrale sono due curve con concavità anteriore. Queste curve che devono essere presenti in ogni colonna lombare sana le donano quella caratteristica forma a molla che permette di muoversi e sostenere il peso del corpo senza troppo sforzo.
Rileggendo quanto fin qui descritto mi rendo conto che non per tutti può essere facile capire la complessità di un sistema che collega il nostro corpo dalla testa ai piedi e che garantisce contemporaneamente stabilità, protezione e movimento, però tutto ciò ci rende chiaro che la colonna vertebrale gioca un ruolo fondamentale nella nostra salute e che è necessario prendercene cura tenendo conto proprio dei suoi aspetti costitutivi e funzionali. Semplificando dovrò, nella mia quotidianità e nella mia attività fisica, fare attenzione a quegli aspetti che possano mantenere la mia colonna flessibile, stabile e con una forma il più possibile vicino a quella fisiologica. In quel caso allora potrò dire di avere una cervicale sana e flessibile e di avere cifosi e lordosi nei punti giusti e di avere una colonna lombare forte e mobile e sana con dischi vertebrali robusta ma elastici.
A questo punto anche voi , come me , sorriderete nel sentire la famosa espressione: “ ho la cervicale”.